Le prime notizie che la riguardano risalgono al XV secolo. La sua bontà è stata celebrata de personaggi come Lorenzo il Magnifico, Mascagni, Ungaretti, Bacchelli, Soldati, Greta Garbo, D’Annunzio e tanti altri. Gustarla è un evento e secondo alcuni influenza positivamente le capacità amatorie. Il morbido impasto è fatto di fegato, lingua, carne di collo e gola, intriso di vino di bosco (rinforzato con marsala o cognac o rhum), pepe, cannella e chiodi di garofano.
Viene messa a stagionare in un ambiente buio, fresco e areato e quindi appesa o messa sotto la cenere per almeno un anno. La sua cottura, in acqua richiede almeno 4 ore, sospesa ad un bastoncino.